Specifichiamo la funzione di un profeta o veggente.
Fin dall’antichità gli unici e veri
messaggeri in ambito spirituale presso
gli esseri umani erano gli angeli, un esempio famoso è Gabriele verso la
Vergine Maria, Che gli porta l’annuncio della nascita del salvatore e redentore
del mondo. Quindi gli angeli secondo la loro funzione sono i messaggeri per
antonomasia delle volontà di Dio, ma gli angeli non portano solo messaggi,
portano con loro anche doni, portano con loro grazie, portano con loro azioni e
opere anche di genere differente rispetto al miracolo come noi lo intendiamo. Quindi
a seconda della volontà dell’Onnipotente, l’Altissimo , L’Eterno, essi si
manifestano a noi, oppure nel contesto sia spirituale dove vivono o nel
contesto materiale del visibile dove noi viviamo.
Anche i demoni essendo angeli,
possono fare le medesime cose che fanno gli angeli di Dio, possono portare
messaggi del loro padrone, ma naturalmente non essendo messaggi veritieri,
portano messaggi di menzogna.
Per questo è molto difficile capire se un profeta
sia autentico o no, anche perché Satana e i suoi angeli-demoni, conoscono bene le sacre scritture per cui, possono inmaniera molto astuta confondere le carte, e mescolare ad arte i discorsi, far apparire ciò che è vero, falso e viceversa. Tutti posso divenire ricettacolo di messaggi satanici, tutti.
Un messaggero umano, invece è colui
che riferisce, ascolta, la parola cioè il verbo di Dio. Ma questa parola non
sempre è portata direttamente dalla manifestazione di Dio, ( Padre, Il Figlio,
Spirito Santo), Madre, ma da ogni altro appartenete al mondo invisibile come
gli angeli. Quindi un veggente o profeta
non è altro che un interlocutore ma non bidirezionale ma monodirezionale. Perché
riceve solo il messaggio in entrata verso di se, è un ricevente, egli infatti
non ha il potere di per se stesso di trasmette il messaggio direttamente alla
divinità, perché non disponiamo di poteri di alcun genere, poteri definiti da
noi doni. Non siamo capaci di sviluppare per conto nostro alcun potere sia da
espletare esternamente verso gli esseri umani, che verso al divinità stessa. Non
possediamo proprio nulla di nulla; I doni che noi possiamo dire di “possedere”,
non appartengo a noi, appartengono unicamente a Dio, e noi li sfruttiamo, perché
mediante il potere dello spirito che abita in noi, possono manifestarsi. Si avete
capito bene, è l’anima che essendo uno spirito appartenente a Dio, può se Dio
lo concede farsi attraversare dal potere di Dio stesso e quindi divenire
portatore di un potere o dono e manifestarlo, ma la manifestazione non è
direttamente controllata dalla mente umana, ma è controllata dalla volontà
diretta di Dio, che se vuole fa manifestare quel dono, se non vuole non lo permette.
Possiamo chiederci come mai i santi usassero a piene mani secondo la loro
apparente volontà questi poteri, ma in realtà non sono i santi a sfruttare
questi doni con la loro volontà, ma bensì essendo lo Spirito Santo presente
nell’anima in forma intermittente, mai costante, esso quando il soggetto “santo”
è nelle disposizioni mentali e corporali di essere preso dallo Spirito, possono
manifestare i doni dello Spirito che sono 7. Quindi non esiste mai una perfetta
presenta dello Spirito Santo in un individuo, e possiamo dire che anche la
profezia essendo di appannaggio dei santi, è manifestata mediante questo
sistema, in questo casi si dovrebbe dire che il messaggero terreno (profeta=veggente)
è definibile ad intermittenza. Solo Gesù che è figlio dell’Onnipotente e Dio
stesso, ha e aveva in terra la presenza costante dello Spirito Santo, in se, perché
la sua natura era diversa da quella prettamente umana, ma questo l’ho già spiegato
in altro argomento.
Praticamente un essere umano e
tutti gli esseri umani possono divenire in un arco della loro vita profeti, e
non esserlo permanentemente, ma a periodi alterni. Cosa voglio dire, che la
veggenza o profezia non è perfettamente stabile in un soggetto, chi da il dono
o potere è solo Dio, ma è strettamente correlata, con la fede dell’individuo,
se l’individuo è perfettamente certo dell’esistenza di Dio ecco, che la
presenza di Dio è in lui in modo molto più costante anche se non mai permanente.
Basta veramente poco per allontanare da noi, la presenza dello S. Santo, come: parolacce,
scontrosità, irritabilità, diverbi, depressioni della mente, dissapori, poca
fede, umiltà non perfetta, avidità, malignità, malizie, disonestà, arrivismo,
vanità, superficialità, arroganza, tracotanza, invidia, superbia, lussuria, tendenziosità,
anche le azioni del nostro vivere quotidiano posso limitare molto, ce ne sono
un infinità … diciamo che un soggetto nel momento in cui riceve una comunicazione
da Dio deve essere l’atto opposto di tutto quello che a noi produce male, e
dato che dentro questo involucro c’è un infinità di azioni e moti del pensiero,
è veramente molto difficile trovare un soggetto che sia perfetto, per cui, la profezia
e anche santità è sempre incostante, di conseguenza abbiamo che si deve definire
la presenza dello S. Santo in umano, che sia profeta o santo non cambia …
Profezia o Veggenza incostante = È l’unica presenza più comune in
tutti gli esseri umani, posso essere interessati tutti gli essere umani,
indistintamente.
Profezia o Veggenza intermittente = è determinata
da soggetti che praticano una costante vita “spirituale” come possono essere i
santi, i mistici in generale. Gran parte dei veggenti di oggi sono così
Perché ad intermittenza, chi apre e
chiude il rubinetto è Dio che ti parla, non sei tu che parli. Per cui solo
quando Dio comunica con te, tu sei attivo e ricettivo verso la divinità. Altrimenti la tua coscienza rimane in uno
stato normale, che però è già più evoluto rispetto a quello di un soggetto a
veggenza incostante. Diciamo che sei ad un gradino superiore.
Profezia o Veggenza semipermanente = questo tipo di veggenza è
estremamente rara, ma proprio rarissima, si manifesta quando il soggetto è
candido come un bambino, ecco i bambini in tenera età manifestano questo tipo
di veggenza o profezia, spesso se sono presi dallo Spirito Santo, sono santi,
negli adulti questo evento è rarissimo ma non impossibile, naturalmente non
solo la vita, ma anche le opere, ma anche la persona stessa, deve avere un carattere
più vicino possibile alle caratteristiche di perfezione della divinità e è destramente
difficile che un soggetto umano adulto si avvicini.
Profezia o Veggenza costante e permanente è di solo
appannaggio degli esseri soprannaturali. Nessun essere umano la possiede.
Naturalmente quando un soggetto è
intermittente. Esso, fuori dalla capacità che gli viene data da Dio in quel
momento, non può fare nulla, e anche se interpellato dalla popolazione potrebbe
non saper rispondere nello specifico della domanda personale, se non fosse che
attinge al baglio personale, che ognuno di noi, si costruisce nell’arco della propria
vita, proprio attraverso queste esperienze e comunicazioni con l’entità
soprannaturale. Per questo quando si
parla con questi soggetti bisogna chiedere sempre se è Dio che parla? Oppure se ciò che affermano viene mediante le loro conoscenze ?
Perché a cosa cambia molto …
Se il soggetto rispondere con la sua volontà,
solitamente il discorso è farraginoso, poco lineare poco semplice , poco
diretto, poco concerto, spesso illogico,
o con una logicità umana, in sostanza il discorso è imperfetto, parecchio macchinoso.
Se risponde con la parola di Dio, esso spesso è tagliente(spada a doppio taglio) = Verità, alle
volte anche duro, fermo, sicuro, ha una sola parola, non si contraddice, le frasi
sono semplice e lineari nella loro complessità, Dio non usa termini astrusi,
perfettamente logiche, alle volte misteriose, e non cambia opinione da quanto
detto e trasmesso nella scrittura, cioè si attiene ad essa, e anzi la sa
spiegare meglio.
La differenza tra il Signore e sua
Madre sta nella maternità, che Essa esplica come tutte le madri, caratteristiche
che noi ben consociamo, quindi: dolce, docile, umile, ecc. Mentre il Figlio è
più fermo e più perentorio, non che manchi di dolcezza, o altro, ma è diverso,
ha una autorità tipica di un regnate.
Attenzione però ci sono soggetti senza
scrupoli, che possono benissimo mentire e venirvi a raccontare la favola del
lupo . Per questo bisogna valutare molto bene le parole del soggetto che dice
di essere veggente, che trasmette i messaggi, e che da spiegazioni di qualsiasi
natura siano. Molto spesso i profeti, veggenti e anche alcuni santi, non sanno
dare spiegazioni di ciò che Dio, comunica loro, perché non dispongono dei doni
preposti per comprendere a piene mani, la volontà di Dio, o meglio dire che non
ricevono la spiegazione di ciò che hanno ricevuto. Non tutti sono capaci di
fare ciò. Per esempio Giuseppe in Egitto sapeva interpretare bene i sogni, perché
era un donno di Dio.
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