IL PICCOLO LIBRO!
Certamente mettere in pratica la parola di Gesù non è facile
e non lo è mai stato.
Però almeno una volta nella vita
bisogna chiedersi, se ciò che stiamo facendo sia veramente giusto, e sia
veramente per il nostro bene e non per danneggiare noi stessi. Si, noi umani
pensiamo solo a noi stessi, ma se pensassimo veramente a noi stessi, cercando
veramente di non farci del male, dovremo considerare che gran parte della
nostra vita la sprechiamo proprio nel farci del male. Tutto quello che facciamo
è finalizzato unicamente a conquistare una posizione sociale, molti soldi, tante
donne o uomini a seconda dell’orientamento sessuale e fare anche del male prima
di tutto a noi stessi e poi anche agli altri, a consumare non solo le suole, le
dita, ma anche la lingua nel sprecare parole spesso inutilmente. Siamo una
razza che abbiamo inventato così tante parole per esprimere un solo concetto,
che quando arriviamo a esprimerlo ci perdiamo in un torrente impetuoso per
trovare la soluzione migliore alle parole che dovremo dire. Certamente non
siamo una razza che privilegia la semplicità, ma cerchiamo di infilare la testa
ovunque pur di ottenere qualcosa di più, qualcosa che a nostro dire è un bene
per noi. Ma siamo veramente certi che
tutto il nostro angustiarci, tutto il nostro agire per noi stessi e spesso
contro gli altri, serva per fare a noi del bene? Non siamo certi di nulla,
neppure se il giorno dopo essere nati , saremo ancora vivi. Siamo però certi che faremo di tutto per
crearci dei nemici, iniziamo fin da bambini ad inimicarci gli stessi compagni;
certo alcuni saranno per breve tempo compagni di vita, ma poi anche questi abbandoneremo, per una lite, un parola
detta di troppo, per mille altre cose, e man mano che cresciamo sarà sempre
così, come inizia procede per tutti i giorni della nostra vita senza porci la
minima domanda, ma sto facendo la cosa giusta, è giusto che io mi comporti così
verso gli altri o gli amici, che poi diventano nemici? Salvo qualche raro caso,
di veri, veri amici, ma il resto sono anime che entrano per le finestre ed
riescono da dove sono entrati, come delle rondini che migrano, non si fermano
mai, solo che le rondini non portano via rancori con se, e non lasciano dietro
di se liti infinite. Quindi perché noi umani dobbiamo sempre lasciare questi
strascichi di cattiveria gratuita che ci facciamo vicendevolmente, perché non
provare a riflettere a comportarci meglio di come siamo stati educati, perché grande
parte delle nostre remore sono dovute ad
un educazione spesso non perfetta, si perché diciamoci la verità, nessuno su
questa terra è perfetto, però abbiamo qualche metro, per poterci raffrontare? Forse
si e forse no! Ma se pensiamo di usare le esperienze degli altri esseri umani per
trasportale nelle nostra vita, non è più la nostra vita, è quella degli altri,
che noi tentiamo di vivere in noi, pensando che sia giusto così! Non è giusto,
noi umani, dobbiamo vivere realmente il nostro tempo, ma il problema è come
viverlo, cosa prendere e cosa lasciare, quanto spendere in parole e quanto dare
in opere. Alle volte però abbiamo bisogno di un compagno di viaggio che ci
ascolti nel silenzio delle nostre anime eterne e nessun compagno umano è capace
di riempire quel vuoto che per quanto facciamo, ma senza quel compagno
spirituale non avremo mai. Certo la compagna, la moglie, il marito, l’amico, il
figlio, la figlia, il nonno, la madre, tutti sono ottimi compagni di vita, ma
non posseggono quella saggezza e sapienza che noi abbiamo bisogno
disperatamente, che affannosamente andiamo alla ricerca continua, per
comprendere i nostri errori, per evitarli ancora. Allora a chi chiediamo, a chi
ci rivolgiamo per avere un parola su cui riflettere in cui meditare, in cui
rispecchiare la nostra vita? C’è qualcuno, c’è qualcosa su cui meditare, la
Parola eterna di Gesù, egli più di molti altri scrittori ha lasciato semplici
ma profonde parole, che se lette nel giusto momento ed ogni momento può essere
quello giusto, possono rivelarci una soluzione inaspettata, sia per il tempo presente che per il futuro, possono
divenire e trasformarsi in qualcosa che altri non posseggono. Ogni parola letta
da uno di noi, può essere sentita in modo diverso dalla nostre anime e le
nostre menti la somatizzano in modi così vari e variopinti che noi nemmeno
possiamo rendercene conto. E quando decidiamo di aprire quel piccolo libro, che
tutti teniamo nascosto nelle nostre cantine, soffitte, dentro a scrigni o in
bella mostra nelle nostre piccole e grandi raccolte di libri; e mai nella vita
gettiamo un solo occhio, per vedere cosa ci possa nascondere quel piccolo
libro. Poi arriva la fine della vita che moltissimi si sono persi in chilometri
di carte, scritte da tutti gli uomini della terra, ma non hanno accolto almeno
una sola volta, quel piccolo libro che cela in se un mondo intero, che potevano
assaggiare e aspirare, perché? Per una forma di paura, di superstizione, di menefreghismo,
di indifferenza, di stoltezza, di poca intelligenza, di malvagità. E allora
tutto termina, senza aver potuto dir una sola volta, l’ho letto e senza poter vagamente
riflettere su quello che hanno perso! L’Eternità.
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti non saranno più permessi!
E' inutile che li scrivete perchè non ho tempo per moderali.
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.