La
vera effusione dello Spirito Santo!
Prima di trattare l'argomento specifico bisogna capire alcune cose inerenti al soggetto ispiratore. Prima di tutto, vediamo di capire da dove nasce questa tradizione, possiamo dire che è direttamente una volontà da Cristo stesso. Infatti ci sono diversi passi nella scrittura che parlano di questa effusione o battesimo dello Spirito Santo o del Fuoco.
Matteo
3:11
Io vi battezzo con acqua, in vista del ravvedimento; ma colui che viene dopo di me è più forte di me, e io non sono degno di portargli i calzari; egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e con il fuoco.
Giovanni
20:22-23
22 Detto questo, soffiò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo.23 A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati; a chi li riterrete, saranno ritenuti».
Giovanni
14:16
e io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro consolatore, perché stia con voi per sempre,
Giovanni
15:26
Ma quando sarà venuto il Consolatore che io vi manderò da parte del Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli testimonierà di me;
Giovanni
16:7
Eppure, io vi dico la verità: è utile per voi che io me ne vada; perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma se me ne vado, io ve lo mando.
Il battesimo come atto di purificazione è un rito molto antico, che si rifà ai primordi della storia umana esercitato da molteplici culture, in riti di ogni e genere nei vari culti che hanno segnato la storia umana, per cui anche nell'ebraismo abbiamo questo genere di culto, anche se prende un valore diverso. Nel Cristianesimo il primo ad attuare questo rito con l'abluzione dell'acqua fu Giovanni il Battista dire non un vero Cristiano, ma un Ebreo, colui che preannunciavo l'ingresso del Messia nel mondo e che con il suo agire da il nome al rito stesso, sia in ricordo suo, che del rito in se.
Gesù viene battezzato con l'acqua,
un battesimo di purificazione e di appartenenza, come una sorta di sigillo. Che poi Cristo pone su chi si sottopone al Battesimo d'acqua.
Gesù inventa un nuovo battesimo, che è in realtà un effusione, più che un battesimo vero e proprio.
Dona agli apostoli e infonde in essi lo Spirito Santo, mediante il suo soffio, lo stesso evento avvenne, molto prima nella genesi quando Dio crea l'uomo, fa la stessa operazione, cap 2,7”e
soffiò nelle sue narici un alito di vita”, in più Gesù specifica che quel alitare, ha una funzione ben precisa: «Ricevete
lo Spirito Santo. A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati; a
chi li riterrete, saranno ritenuti». Ma tra i due soffiare su di loro, c'è una relazione strettissima, entrambi servono per portare lo Spirito di Dio che appunto è lo Spirito Santo questo cosa ci fa capire, che Gesù praticamente rigenera i suoi apostoli infondendo in loro nuovamente lo stesso Spirito di vita
Gv: 14,6:
“Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la
vita.”
Come vedete Gesù dice di se di essere la vita, colui
che la porta e la concede.
Al tempo della
Genesi Dio aveva infuso nei progenitori, per dargli vita,
per cui fa capire che Gesù rida
vita ai suoi apostoli, cioè li rigenera, come se essi fossero divenuti come aveva fatto il Padre all'inizio verso Adamo, aggiungendo però una specifica, che in quel momento lo Spirito Santo per loro avrebbe avuto anche quel potere ben preciso, di perdonare i peccati. Ma questo fa capire anche un altra cosa molto importante... e la dice nel passo del vangelo di Giovanni 16,7”Eppure, io vi dico la
verità: è utile per voi che io me ne vada; perché, se non me ne
vado, non verrà a voi il Consolatore; ma se me ne vado, io ve lo
mando.”
Ora attenzione a questa frase, contiene un segreto che Gesù non rivela nella stessa frase, ma in altri punti dei Vangeli,
leggiamo bene: “ è
utile”, cioè
indispensabile” poi aggiunge “ se
non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore” cosa ci fa capire questa frase, perché se non se ne va lo Spirito santo non va agli apostoli? Molto semplice, perchésolo
Lui può mandare lo Spirito
Santo, ed ecco la risposta:” ma
se me ne vado, io ve lo mando”, ma
questo fa capire, una cosa importante fondamentale, che è Gesù che
gestisce la questione, è
Gesù che manda
lo Spirito Santo, qui però Gesù vuol far capire di più agli apostoli, sta in pratica dicendo che
se Lui non torna alla sua origine, lo Spirito non potrà andare a loro, mentre se Egli se ne va, si, questo fa capire che lo Spirito Santo, è andato a loro, in un secondo momento, dopo la sua resurrezione. Ed infatti lo raccontano gli apostoli riuniti nel cenacolo con Maria, nel giorno della Pentecoste, che lo spirito santo arrivo loro con un vento gagliardo e si manifesto dividendosi tra di loro e donando a loro un altro dono, quello delle lingue. Ma ce da porsi una domanda importante, cosa alitò Gesù sul loro volto?
Se lo Spirito Santo andò a loro dopo la sue morte e resurrezione? Gesù alita il Suo Spirito.
Ma che Spirito è? E' lo Spirito del Padre, che è lo stesso spirito che fu alitato in Adamo, quindi in sostanza cosa abbiamo che Gesù con questa semplice frase ci fa capire ancora una volta che Lui e il Padre sono la stessa persona in una carne sola. Gv.
14, 6-12”....8Gli
disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». 9Gli
rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai
conosciuto,...” La Carne chiamata Gesù contiene in se Il Padre Celeste il Figlio Celeste, infatti quando Gesù dice io devo fare le opere del Padre mio la è lui che fa”...ma
il Padre che è
con me
compie le sue opere....”, sta dicendo proprio questo, che nello stesso corpo, è racchiuso anche lo Spirito del Padre. E la frase lo spiega perfettamente, Non poteva non andarsene, altrimenti nessuno avrebbe mandato loro lo Spirito Santo.
Un altro particolare importante per i sacerdoti, Gesù soffia il suo spirito negli apostoli e conferisce loro quel determinato dono, non altri, dicendo: “ricevete lo
Spirito Santo” che appunto gli dava il dono di “perdonare i
peccati......” questo è quello che Gesù ha concesso agli apostoli, non altri doni.
Quello specifico. L'effusione dello Spirito è servita a loro per ricevere il dono del perdono. Per cui gli apostoli possono solo trasferire lo stesso dono non altri.
Questo però fa capire che questa effusione dello Spirito Santo, non si può fare diversamente da come Gesù l'ha fatta, cioè non si può infonde lo Spirito Santo se non nelle medesime modalità in cui Nostro Signore Gesù Cristo lo ha fatto,, ma anche secondo un prerogativa ben precisa, cioè il sacerdote che va a fare una cosa del genere, deve essere preparato in modo speciale, perché esso in quel momento non rappresenta solo il Figlio, ma anche il Padre. Se si fa diversamente non è valido, un imposizione della mani non è sufficiente, per attuare esattamente la stessa cosa che ha fatto Cristo. Non è effusione dello Spirito Santo; inoltre è perentorio, che questa effusione la possa fare solo un vescovo o il pontefice, visto che esso è il corrispettivo dell'apostolo, a meno che il Signore non abbia eletto un apostolo mediante qualche sistema, è raro ma può esserci.
Però non può esercitare l'effusione un sacerdote normale, che non sia vescovo, quindi nessuno discepolo, ne laico può fare questa effusione, ne il vescovo può dare a questi il mandato. Inoltre questo genere di effusione si può fare solo sui consacrati con le medesime parole di Cristo, non sui laici, perché trasmette il dono del perdono.
Quindi l'effusione vera deve essere fatta mediante il soffio nelle narici o sul viso, pronunciando una volontà. Perché dico una volontà, perché se si pronunciano le esatte parole di Gesù, il vescovo in pratica da alla persona le stesse prerogative di togliere i peccati, per questo si può pronunciare solo un semplice pensiero di effondere lo Spirito Santo lasciando a Dio ogni decisione per quella persona, che è la cosa migliore da fare, visto che nessun uomo, ne sacerdote sa cosa sia bene o non bene.
Ovviamente se non si esegue così, l'operazione cioè con il soffio sul viso, con la pronunciazione di quella parola o qualcosa di affine, non avviene nessuna effusione, sicuramente gli apostoli lo facevano sia con un imposizione ma sicuramente anche mediante il soffio, perché loro facevano tutto quello che avevano appreso da Gesù, riproponendo le sue gesta.
Attenzione che se non si esegue l'operazione come scritto e proposto da Cristo, possono avvenire cose strane, e invece di essere presi dallo spirito giusto può accadere di tutto.
Qui non si sta parlando di bere acqua, si parla di gestire Spiriti, la cosa è ben più grave e seria. L'azione del soffio non è un azione misterica come qualcuno vorrebbe pensare, perché allora si darebbe a Cristo del misterico, che è un offesa gravissima, Gesù sa benissimo cosa fare, e cosa usare, e come, quando, e perché; sono gli esseri umani che non comprendo i suoi gesti, spesso erroneamente confusi con cose strane, pensando che a quel tempo, Gesù avesse anch'egli attinto a qualche tradizione, ma non era così. Questo fa presagire che una parte della chiesa vede Gesù come un essere umano, anziché un Dio, ed infatti vediamo bene che è proprio così.
Ora
passione ad un argomento spinoso, dei Carismatici.
Sono gruppi e movimenti detti carismatici ecclesiali che si sono formati all'interno della chiesa cattolica cristiana, nati nel 1967 negli USA, e poi estesi anche in Italia e hanno preso diversi nomi, come il
Rinnovamento dello Spirito Santo(RnS),
derivano come si comprende dalla parola dalla persona dello Spirito Santo.
Ora non si può approntare a nessun gruppo di questo genere se non si conosce abbastanza bene la natura dello Spirito Santo, e se non si conosco le sue prerogative. Oltretutto bisogna far attenzione che dei gruppi che portano questo importante riferimento, devono essere costituii da sacerdoti che sanno di cosa si tratta. Per non far peccato contro lo Spirito santo, non è che la persona o il sacerdote che fa parte di questo genere di gruppi si debba sentire tanto importante, già arrivato, no perché spesso si pensa che il gruppo abbia solo il nome, ma che poi si possa far quel che si vuole, un gruppo non si chiama così tanto per fare, bisogna per cui aver rispetto per il soggetto a cui il gruppo si ispira spesso invece si assiste a delle cose abbastanza strane.
Nel
rito detto effusione o battesimo dello Spirito Santo o detto
del fuoco, la chiesa unisce sia il
primo rito compiuto da Gesù, ma non eseguito con la stessa ritualità di Gesù, e la discesa dello Spirito Santo sugli apostoli, tutto uno.
Andiamo al discorso parlare in Lingue....ora leggendo bene il testo derivato dall'apparizione dello Spirito Santo su Maria e gli Apostoli, si vede un particolare che probabilmente è sfuggito alla chiesa, e non hanno ben fatto mente locale su di esso. Quell'evento avvenuto in quei termini, fa ben comprendere come il vero parlare in lingue deve avvenire, dico deve, perchè una ragione.
Atti 2
"1 Mentre il giorno di Pentecoste .........5 Si trovavano allora in Gerusalemme Giudei osservanti di ogni nazione che è sotto il cielo. ....... Erano stupefatti e fuori di sé per lo stupore dicevano: «Costoro che parlano non sono forse tutti Galilei? 8 E com'è che li sentiamo ciascuno parlare la nostra lingua nativa? 9 Siamo Parti, Medi, Elamìti e abitanti della Mesopotamia, della Giudea, della Cappadòcia, del Ponto e dell'Asia"
La parte che ci interessa molto è l'ultima."9 Siamo Parti, Medi, Elamìti e abitanti della Mesopotamia, della Giudea, della Cappadòcia, del Ponto e dell'Asia" cosa ci fa capire questa parte? E' molto importante la specifica che è in questo testo, ci mostra un aspetto del dono delle lingue, non tanto nel fatto che parlavano tutti molte lingue, quanto invece che parlano le lingue di coloro che erano presenti in quel luogo. Questo cosa ci fa capire, che lo Spirito Santo non si spreca nel dare il dono delle lingue se non c'è una funzione reale per farlo, cioè il dono lo da solo e solamente se attorno ci sono persone che devono essere convertite, altrimenti questo dono delle lingue non serve a nulla, perchè dare un dono del genere, se non c'è necessità lo Spirito Santo non lo manifesta. Questo cosa significa che coloro che credono di parlare in lingue è molto probabile salvo qualche raro caso, che in realtà non stiano affatto parlando in Lingue e che non è affatto un dono dello Spirito Santo, ma semmai potrebbe essere tutt'altro, e proveniente anche da qualcun'altro. Ricordo che anche i demoni sanno parlare in lingue sconosciute a noi umani, solo che loro non danno doni, posseggono la persona e quindi parlano in lingue diverse o uguali da quelle conosciute, facendosi passare per coloro che hanno doni, quindi attenzione!!! Lo Spirito Santo dona questo dono non a tutti, anzi a pochi e solo se veramente vi è necessità, perchè lo Spirito Santo vede nella vita di ognuno, e sa se quella persona ha a che fare con stranieri. Tanto per essere precisi.
Se fuori dal cenacolo ci fossero stati solo romani, avrebbero parlato solo in latino, non in lingue di cui non vi era alcun bisogno.
Altra cosa importante, gli esorcisti che fanno parte di questi gruppi, non si devono far prendere la mano da coloro che vi partecipano, perchè l'esorcista non sempre conosce tutti i misteri di Dio e spesso crede di sapere molte cose, solo perchè ha esorcizzato, ha parlato con i demoni che solo una piccola parte hanno rivelato a lui, o ha fatto molti studi, ma questo non basta.
Alle volte fanno le cose alla cavolo, dico questo, per le molte testimonianze che la gente mi riporta, per esempio un esorcista non deve mai e poi mai spingere la gente a provocare in loro il parlare in lingue, specialmente se le persone sono in uno stato d'animo alterato, cioè hanno pensieri in loro stessi negativi, questo genere di pensiero, provoca invece di un effetto positivo, un effetto negativo, cioè il pensiero richiama entità maligne, che accorrono alla persona e gli fanno percepire cose non giuste, e non di Dio, fingendosi potatori di qualcosa di buono, il rischio nel desiderare di parlare in lingue, può provocare una forma di invidia nei confronti di chi ha effettivamente ricevuto questo genere di dono. Le persone generalmente soffrono di invidie di diversa natura ed intensità, non solo tra i laici, ma ahimè anche tra i consacrati. Per cui la mente può realmente far molti scherzi, oltre che attrarre a se entità maligne, per cui una richiesta da parte di un esorcista di questo tipo, è da sconsiderati, pare che l'esorcista desideri forse il manifestarsi di possessioni, anche questo ci potrebbe essere il maligno, nel peccato del vanto, perchè ovviamente chi più esorcizza e più sale il punteggio della fama di grande esorcista. Ricordo agli esorcisti che loro gestiscono un potere che non gli appartiene, perchè è solo e solamente Dio che fa il miracolo e che libera la persona, loro non fanno proprio nulla, e dovrebbe pure evitare di farsi toccare come se fossero santi. Per cui anche il sacerdote deve stare attento a come si comporta, a cosa pensa e non deve ricevere regalie, per nessuna ragione al mondo, perchè è un attimo cadere nella brace. Di conseguenza un esorcista non deve consigliare cose strane a nessuno fedele, semmai nel caso specifico il fedele si sentisse oppresso da pensieri negativi, si dirà invece di fare delle preghiere per allontanare questi pensieri non si spingerà il fedele a cercare una via strana che potrebbe portarlo diritto ad essere posseduto, perchè questo sistema lo può portare. Mi fermo qui perchè ci sarebbe molte altre cose da dire...
I sacerdoti e la chiesa tutta, dovrebbero essere onesti intellettualmente parlando, perchè si dimentica sempre di proposito un passo molto scomodo, della parola di Gesù sul discorso esorcismo, si legga il passo di Marco 9,38-40 "38 Giovanni gli disse: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demoni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri». 39 Ma Gesù disse: «Non glielo proibite, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me. 40 Chi non è contro di noi è per noi."
Gli apostoli pensano di essere gli unici ad aver il compito e l'autorità nel liberare gli ossessi, ed impediscono agli estranei fuori dalla loro comunità di far ciò, ma Gesù non è d'accordo su questo loro operare, a tal proposito, e li rimprovera dicendo: "«Non glielo proibite, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel Mio Nome e subito dopo possa parlare male di me. 40 Chi non è contro di noi è per noi." Come ben si comprende Gesù, è contento che ci siano persona che credono in Lui, perchè fondamentalmente questo passo dice proprio questo, che vi erano già delle persone che credevano effettivamente nella sua parola, e forse anche di più degli stessi apostoli, pur non essendo della loro comunità. In ciò dimostra che in qualche modo gli apostoli, tentarono di impedire ad altri di amministrare un dono che credevano essere di loro ed unisco esclusivo appannaggio, ma Gesù gli fa capire che questo non è vero, non sono solo gli apostoli a possedere il dono di esorcizzare lo possono fare tutti i credenti in Cristo, basta credere che Cristo è Dio, e figlio di Dio, questo è sufficiente per essere e far esorcismi, sarà poi il Signore che permetterà la liberazione di quel soggetto, ma se quel fedele è veramente credente, esso può esercitare qualsiasi esorcismo, non lo dico io lo dice Cristo che è superiore a qualsiasi essere umano, e qualsiasi apostolo, e qualsiasi papa. Quindi se si riconosce l'autorità di Cristo quale Dio, la chiesa non può dico non può impedire a qualsiasi fedele realmente credente in cristo di esorcizzare in nome suo. Invece ahimè vediamo cosa la chiesa ha fatto in questi secoli, smentendo di fatto le parola stesse di Cristo, bell'affronto direi io!!! la chiesa può addurre qualsiasi cosa, ma quello che conta non sono le parole della chiesa decise a posteriore che contano e hanno potere, ma la decisione di Cristo, in questo gli angeli fanno fede, non nelle decisioni pretestuose della chiesa dopo Cristo, neppure nelle decisioni eventuali degli apostoli successori dei primi 11, che sicuramente avranno fatto fatica ad accettare questa visione.
Detto questo, bisognerebbe invece che gli esorcisti, sfruttino questa decisione di Dio, nel concedere anche ai credenti, di operare in tal senso, per trovare in essi un aiuto, e dovrebbero permettere ai laici di poter praticare dei piccoli esorcismi come aiutanti del sacerdote, così facendo la gente si sente, di aiuto alla chiesa, nel debellare l'espandersi delle possessioni, ma non solo questo fatto sicuramente aumenterebbe la protezione stessa che ogni credente Cristiano applica su se stesso, tenendo a bada eventuali entità demoniache che sempre più infestano questa società.
Oltretutto questo fatto da parte di Gesù di concedere anche ai fedeli di esorcizzare ha un duplice scopo di trovare nuovi sacerdoti nella società perchè effettivamente se ci pensate ben, nella società può esserci più di qualcuno che ha in se questo dono particolare, perchè farselo sfuggire?
Quindi in questo Gesù è stato oltremodo lungimirante, indicando una strada per verificare l'effettiva natura di ogni soggetto.
Dato che so come avvengono queste effusioni “dette dello Spirito Santo” posso dire con sicurezza che non sono a affatto la vera effusione, come quella eseguita da Gesù. Sono semplicemente delle imposizioni con le mani, con un formulario, quasi esorcistico, seguite o precedute da un preparazione, e da messa, ma nessuno insuffla il fiato sul volto di nessuno. Lo dico perché quando ero giovane partecipai anch'io ad un “effusione dello Spirito Santo” senza far parte di questi gruppi, ma semplicemente andavo alla chiesa, mi interessai e volli anch'io vedere più che altro per curiosità. Quelle poche volte che mi recai presso il gruppo del (RnS) devo dire di aver visto cose, che rasentavano la follia, personalmente questi gruppi anche detti pentecostali non sono molto affidabili, perché ci sono soggetti al loro interno anche molto instabili, persone che oltre a manifestare anche problemi psichici di una certa entità, altri avevano anche problemi spirituali, ma erano tutto sommato il meno, il problema grosso era determinato da coloro che recitavano una parte, che volevano a tutti i costi sentirsi anch'essi toccati dallo spirito santo, e molti fingevano di cadere al suolo, lasciandosi andare, senza opporre resistenza come un sacco di patate, molti di questi nona avevano affatto il così detto riposto dello spirito erano semplicemente suggestionati per loro stessa volontà, dettata da un forma di invidia e da un sentimento di voler a tutti costi essere partecipi alla stessa esperienza di altri più fortunati che magari avevano qualcosa, personalmente non ho mai visto nessuno in questo gruppo ne in altri avere realmente questo riposo dello spirito, mi sembravano tutti molto alienati, da un capo che quasi li dirigeva, io quando vedevo questi tiri, scorlavo la testa, perché sapevo che quasi tutti fingevano. Ho taciuto per un po di tempo, ma poi dopo la farsa del parlare in lingue non sono più riuscito a tacere e un giorno visto che il prete dava l'occasione di far un intervento, sono partito come il vento, ben in poche parole li ho stesi tutti, compreso il prete che per me era reo e responsabile in parte di permettere questi isterismi. Per fino un medico che cadde tra i banchi, pesai si fosse fatta male, io sono andato a vedere, e questa quando ho cercato di vedere che avesse, mi ha calciato dicendomi che non dovevo rompergli, cosa potevo dire di più.... un medico! Non dico altro. Ho fatto anche a loro insaputa un esperimento, conoscevo un ragazzo ebreo, e l'ho invitato li in una di queste volte che dicevano di parlare in lingue, lui li ha ascoltati e poi ha detto, sembrava che parlare in qualcosa di simile all'ebraico, stanno bestemmiando, dicono cretinate e parolacce e frasi senza senso logico. Per il resto non si capisce neppure che lingua possa essere, addirittura un altro giorno, lui stesso parlando in ebraico ha interagito con uno di questi, che pareva parlare in ebraico, e questo non
lo capiva, poi terminata la performance, gli dice mi scusi non capiva quello che dicevo e quello no, eppure stavo parlando in ebraico come sembrava parlare lei, e gli ha chiesto da chi aveva sentito parlare così e quello ha finto di non capire. Giustamente il ragazzo ha testato che era una farsa. Perché chi sa parlare in lingue ti sa anche rispondere e comprende la tua lingua, per cui quando avvengono queste cose, ci deve essere una persona che deve conoscere la quella lingua, affinché si possa instaurare un dialogo, se la cosa è vera, il dialogo sarà logico e comprensivo, altrimenti è fasullo, è una recita, un accozzaglia di tante apparenti lingue che non dicono proprio nulla.
Per attestare se è veramente riposo dello spirito come molti credono di cadere, deve seguire dei requisiti, prima di tutto lo Spirito Santo se fa cadere la persona essa non si fa mai male, mai in maniera assoluta, poi se una persona si avvicina e la punge non deve reagire in nessun modo, ne con movimenti involontari, ne volontari, ne riflessi, ne tanto meno parlando. E quando uno ti punge, se sei sveglio un movimento anche minimo lo fai, è normale.
Per quello che è stata la mia esperienza e visti e sentite tante testimonianze personalmente smembrerei questi gruppi, perché sono solo un ritrovo di tanta gente che ha molti problemi psichici, oltre che emulatori, e anche posseduti, pochi di questi sono veri credenti, ed infatti i credenti veri spesso dopo poco tempo tendono ad allontanarsi perché comprendono che c'è una forte propensione all'isterismo collettivo. Oltre al fatto che gli insegnamenti alle volte sono strani, e non sempre rispecchiano esattamente la dottrina, alle volte ci sono anche cose anomale, non ovunque ma c'è questa tendenza...
Oltretutto, sono persone facilmente manipolabili, non tanto dal prete, quando invece da altri soggetti esterni che approfittano della situazione per vendere prodotti, libri e organizzare viaggia dai quali prendono una barca di soldi.
Oltretutto, il fatto che i sacerdoti diano il permesso di imporre le mani ai laici, è una cosa che tassativamente non si deve fare, nessun laico può sostituire un prete nemmeno se ha il permesso del vescovo, poi è su quest'ultimo che ricade il peccato se qualcuna di queste persone invece di contrarre lo Spirito Santo contrae una possessione, perché l'imposizione di una persona non consacrata, potrebbe essere molto rischiosa. Dai gruppi pentecostali o (RnS) è arrivata l'idea di far amministrare l'eucarestia da laici, che oggi va tanto in voga presso ogni chiesa di ordine e grado, autorizzati dal prete, non deve essere tassativamente fatto, perché il laico per quanto possa essere confessato e tutto il resto, ma non può e non deve amministrare cose sacre, specie i sacramenti., non parliamo dell'eucarestia.
Un altra cosa la stessa deve essere obbligatoriamente assunta in bocca, anche perché è piccolissima, non è una porzione di pane che allora cambia il discorso, è un dischetto leggerissimo che si scioglie subito, oltretutto il passaggio sulle mani del soggetto, incrementa la carica microbica, perché la persona prima di prendere l'eucarestia nelle sue mani, quelle stesse hanno toccato ovunque, e qualsiasi cosa, per cui hanno una carica batterica altissima. Dove starebbe la tanto acclamata pulizia in questo caso, le mani sono super-contagiose, basta che il sacerdote fa attenzione a non toccare le labbra della persone, ma io so che mai nessuno si è ammalato in tanti secoli, per cui è assurdo questo modo di fare.
Un gruppo serio dovrebbe essere composto da gente tranquilla, che non si fa prendere dagli isterismi, che non si esalta, che non grida al miracolo per cose da nulla che miracolose non sono, che non sbraita, che cerca di rispettare tutti, e non da di matto, come spesso di vede, con esaltazioni parossistiche. Oltretutto i gruppi sarebbe meglio se fossero piccoli, perché meglio controllabili che gruppi immensi che fanno presagire a regie per altri scopi, ben diversi da quelli religiosi.
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