La frase sulle prime non direbbe nulla di importante perchè tutti dovremo sapere cosa sono le opere buone o quelle cattive oppure quelle non buone, per altro quest'ultima parola identifica qualcosa in più.
tutto quello che esce dalla nostra mente e viene concretizzato sia sotto forma di opera fatta mediante le nostre mani, che delle opere fatte mediante la nostra voce, parola, canto, preghiera.
Qualsiasi cosa venga elaborato dalla nostra mente, poi passa mediante le due vie a noi comuni una è la parola e l'altra è la mano, si perchè non tutto quello che la mente pensa, passa mediante la mano, e non tutto quello che mente pensa passa mediante la parola. Per cui le nostre opere che meditiamo passano o mediante la parola alla mano, oppure mediante la mano o la Parona e non vanno sempre alla mano.
Non
sempre l'essere umano è in grado di fare azioni separate volontarie,
molto spesso agiamo in maniera involontaria e questo avviene
sopratutto quando si fa un movimento, azione involontaria anche il
camminare e spesso si parla mentre si cammina, ma anche il vedere,
l'ascoltare sono tutte azioni involontarie. per cui le
azioni involontarie non rientrano nelle così dette opere, perché
fanno parte dell'essere umano in senso meccanico del termine. Mentre
quello che esce dal nostro pensare, e poi viene determinato dal
nostro essere, in forma di linguaggio o canto, oppure in forma
manuale sono opere diciamo delle facoltà mentali.
Quindi
le opere sono intese tutte quelle che l'uomo produce nella realtà
del quotidiano, quindi sia quelle che vengono create, cioè prodotte
con le nostre mani, che quelle che noi esprimiamo con la nostra voce.
Quindi
quante sono le opere? Un infinità tra le une e le altre.
Ma
tra queste ci sono opere buone e opere non buone e anche cattive.
Come
si possono considerare le opere cattive o buone?
Il
metro di valutazione è soggettivo perché va secondo il pensare di
ognuno.
Ma
proprio per questo, che esiste la logica, che stabilisce un metro
univoco per tutti, sul quale tutta la società del mondo in diversi
periodi storici si è fondata e basata.
Qual'è
il metro valutativo per dire che le cose sono giuste e come noi
possiamo dire che la logica sia giusta?
Cos'è
la Logica?
Wikipedia
ci sa una sua definizione di logica. (logos,
ovvero "parola", "pensiero", "idea",
"argomento", "ragione")
Da
dove trae la sua origine la logica, non tanto dalla parola greca di
cui non ci interessa molto, ossia cosa sta alla base dell'essere
logico.
Vediamo
se riesco a farvi capire, si dice che 1+1 sia uguale a 2, ma non
possa essere uguale 3, chi sostiene che è uguale a 3 è illogico o
sta mentendo, oppure la sua mente fa un calcolo diverso usando un
diverso modo di intendere quei due numeri iniziali, ma in questo caso
si esce dal discorso logico, per affrontare un discorso diverso in
cui si cambiano alcuni parametri dello stesso, ma per essere logico,
deve essere rigido perché
quelli iniziali sono parametri fissi e non mobili; altro esempio, se
ho tre mele rosse e qualcuno sostiene che sono nere, questo per
logica o sta mentendo o è daltonico, per cui da una risposta non
logica, potremo dire anche falsa. Per cui la logica si avvale di una
cosa fondamentale la verità, se
la logica mancasse di verità essa non sarebbe più logica; ma
a questo parametro manca un altro fondamentale per
stabile che la logica è perfetta, quale?
La
giustizia, infatti la logica si compone di verità e giustizia, quali sue basi fondamentali su cui essa poggia. Se la logica non
fosse giusta non sarebbe logica e non si userebbe nei tribunali, ne
per stabilire una legge che deve essere logica per esprimere un senso
di giustizia.
Quando
qualsiasi essere umano usa la logica per parlare in realtà sta
facendo uso di due parole Verità e Giustizia, ma se manca una,
perché la logica e gli esseri umani logici, fanno uso di questa,
tutti gli esseri umani senzienti usano la verità e la giustizia per
esprimere un concetto logico.
La
logica si poggia anche su un altra parola la perfezione, se la logica
mancasse di perfezione sarebbe imperfetta.
Può
esistere una logica imperfetta? No!
Non può esistere, tranne nella mente di chi vuole cambiare il senso logico di quanto afferma, usando l'inganno.
Quindi
abbiamo che la logica si fonda su tre principi fondamentali, Verità,
Giustizia e Perfezione.
Se
la logica venisse prima della verità, giustizia e perfezione non
sarebbe logica, sarebbe illogica.
Quindi
la logica per essere tale deve essere composta da queste tre parole
Verità,
Giustizia, Perfezione!
se manca anche una sola delle tre, il discorso o qualsiasi altra cosa
diventata illogica.
Quindi
cosa è buono e cos'è cattivo?
Il
buono può essere espresso in positivo e il cattivo in negativo.
Secondo
logica colui che è buono è un soggetto che agisce nel bene in senso
concettuale del termine, verso un essere qualsiasi esso sia.
Ma
le opere buone, sono tutte quelle che sono volte a agire in senso
positivo verso l'esser stesso che le ha create e verso altri, cioè
per logica chi compie opere buone, è colui che agisce per il bene
della collettività, in senso generale del termine. Quindi un opera
cattiva non potrà mai divenire buona, mai.
L'opera
cattiva è contrassegnata da un aspetto particolare, essa può essere
logica nella sua conformazione, ma esprimere un concetto negativo, per
esempio una pistola serve a sparare, ma se la stessa invece di
difendere una persona, viene usata contro quella persona, ecco che il
proiettile diviene il mezzo per uccidere quella persona, quindi si fa
del male a qualcuno; non rientra in un discorso di illogicità, ma
solo di logica volta però a creare una situazione illogica, nel
senso che l'azione che fa il proiettile produce un male, solo nel
caso si voglia far un male verso qualcuno, il quale è un azione
malevola; la stessa azione malevola secondo logica è in realtà
illogica.
Quindi
il mezzo non è detto che sia un male, potrebbe essere un bene, ma è
l'uso che se ne fa che si ottiene un male.
Per
cui, ci sono molte opere che l'uomo fa sopratutto con la voce e alle
volte con le mani, che sono illogiche, perché non contengono ne la
verità, ne la giustizia, ne la perfezione.
“ le
opere buone e le opere cattive o non buone, “
“per
cui cosa sono le opere buone?”
Sono
tutte quelle che rientrano in senso perfetto di verità e giustizia, e perfezione nella logica più elevata.
Mentre
le opere che sono definite cattive, in realtà sono opere che si
sottraggono alla verità e giustizia e perfezione, e di questo tipo
sono soprattutto opere della parola.
Ma
ci sono anche le opere che si definiscono non buone, sono opere che
usando la logica servono per fare il male, per esempio ci sono
persone che usano la parola di Dio contro Dio stesso, queste sono
opere non buone, in questo caso sono opere che usano l'inganno.
Il
cattivo è colui che agisce provocando un danno diretto verso un
altro o qualcosa altro.
Così
fa il Buono che agisce promuovendo un azione benefica verso chiunque.
Quindi
la logica si fonda su questi tre parametri, verità, giustizia e
perfezione.
La
parola di Dio è composta e fondata su questi tre paramenti, essa è
vera, cioè ha in se la verità, giusta, cioè trae la sua origine
dalla giustizia e perfetta perché Dio esprime attraverso di essa un
concetto elevato di natura spirituale, perché la perfezione non
rientra nettamente nelle caratteristiche umane, ma l'uomo si spinge
mediante la logica nel cercare di essere perfetto.
Anche
una cosa buona può diventare cattiva ? Certamente, si!
Tutto
ciò che esiste può essere considerato buono/bene/positivo o
cattivo/male/negativo dipende dall'uso che se ne fa. Per esempio un
sapiente può usare la sua sapienza, per fare del bene, tanto quanto
per fare del male, perché tutto dipende dalla sua coscienza, se essa
è diretta verso il bene, il sapiente fa il bene, cioè un azione
positiva, buona, mentre se la sua sapienza che è bene, viene usata
in senso negativo del termine esso fa il male, cosa intendo dire alle
volte si può usare la parola buona contro se stessa, si può usare
un conoscenza buona contro gli altri, per agir nel male, è quello
che satana fa, esso ha una conoscenza in se stesso buona, perché
infusa di Dio in principio, ma esso la sfrutta e la usa per far del
male, ecco che la conoscenza del tutto, viene usata per far del male,
così anche noi quando siamo presi da idee maligne, usiamo con
astuzia, furbizia, malizia quella parola di bene, positiva per agire
e fare il male.
E
possibile usare il male per ottenere un bene? Bisogna
vedere che cosa si intende per male, per potere dar qui una risposta.
Se per male intendo uccidere qualcuno, certamente no. Ma anche qui
non è detto, perché se Io so che quella persona ha fatto tanto del
bene e voglio sottrarla paradossalmente alla perdita futura della sua
anima, se so che essa può andar persa, agisco su di essa portandomi
via la sua anima, questo lo può fare solo un Dio, certamente non
l'uomo, però è possibile, quindi anche in questo caso, si può
intendere per bene un male tutto dipende dall'ottica e dal pensiero
che c'è in chi lo esercita.
Quindi
in sintesi
Le
cose buone sono
composte dalla nostra stessa esistenza e da ciò che in essa
facciamo, poi sarà quello che facciamo ad essere usato per il bene.
Di
espressioni, azioni, opere che ricadono sotto la definizione di cose
buone ve n'è uno sterminio, di ordine morale, sociale, etc. esempio:
Ciò
che si definisce per buono sono tutte le espressioni d'amore, di
affetto, di pace, di gioia, di allegria, il candore di un bambino,
tutto ciò che è positivo verso gli altri; essere ben disposto,
cortese,
in amicizia, educato, cortese e gentile, carità, umiltà,
consolare, raccomandare,
ma anche il rimprovero quando è giusto, anche la correzione
fraterna, anche il giusto giudizio, il giudizio equilibrato, la
saggezza, la sapienza, l'intelligente, la conoscenza,..........
Le
cose non buone
sono quelle che servono per ottenere un indebito vantaggio, una
truffa, un raggiro, un menzogna, una bugia, qualsiasi cosa serva per
ingannare, anche la stessa parola di Dio può essere usata a questo
scopo. Ma
anche le nostre stesse espressioni, intenzioni, parole discorsi etc
possono venir usati da chi è astuto, furbo, etc, per operare un
male, per esempio se io ho un discorso negativo e lo voglio rendere
positivo, tolgo ad esso la parte negativa e lo uso come positivo, è
possibile si fa spesso, ma se qualcuno malignamente vuole vedere in
quella parzialità un modo per ingannare gli altri, e far credere che
quella parzialità è negativa e trasmette un pensiero negativo,
agisce su quella parzialità aggiungendo la parte che manca, e
sostenendo con malignità che quella parzialità intende quello che
era in origine.
Per
esempio, se dico:”
preghiamo per qualcuno e facciamo una catena di 1000 preghiere”.
In
questa semplice frase secondo logica non c'è malignità alcuna, per
esserci malignità deve contenere gli elementi che la rendano tale,
ma la frase così scritta non li contiene, per cui se la logica è
giusta secondo verità e perfezione, non possiamo dire che in essa ci
sono le parole che inducono a pensare e ritenere che quella frase ha
un senso diverso da quello che rappresenta.
Se invece siamo maligni,
non usiamo più la logica nella verità, nella giustizia e nella
perfezione ma nell'imperfezione, nella falsità e nell'ingiustizia,
quindi una logica al contrario dove forzosamente aggiungo a quella
frase senza per altro dirlo, delle intenzioni difformi dalla frase
che si presenta, aggiungendo quello che mi comoda, allora in questo
caso quella frase da semplice ed innocente, positiva e buona, si
trasforma nel suo contrario e prende una valenza che così scritta
non ha, coloro che agiscono in questo modo sono persone che sono
prese da intenzioni malevole, nella religione si potrebbe dire che
sono prese dalla spirito di Satana.
Solo
chi ragiona per un interesse suo personale o collettivo per dar
ragione alla sua tesi, usa la logica in senso opposto, e non nel
senso in cui ha.
Qualcuno direbbe che può essere lecito far ciò! No, non è lecito perché se la logica è vera, giusta e perfetta non sei
più nella verità delle cose ma nella falsità, nella menzogna, nel
sotterfugio e trovi tutte le possibili varianti, per ottenere il tuo
risultato di male.
Cioè
come disse Cristo in Apocalisse 3:15-16:
“tu
non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! Ma
poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per
vomitarti dalla mia bocca.”
Questa
è proprio l'espressione adatta per chi usa una via di mezzo per
dominare sul prossimo.
Chi
trasforma la parola data, cioè quella espressa da qualsiasi soggetto
che sia, in un altra parola che non contenga più gli elementi
principali, fa innanzi al quel soggetto un male, un danno o un
peccato, per cui ricade esattamente nella parabola di Cristo, esso è
tiepido, non è freddo perché il freddo è l'ateo e non è certamente caldo perchè è il Credente o il Santo nella sua estremizzazione più elevata. E stando alla
parola di Cristo, chi confonde la verità con la menzogna verrà
vomitato!
Quindi
per essere logica deve essere nella verità altrimenti non è logica.
Le
cose cattive, possono
essere logiche, ma anche illogiche, tutte volte a danneggiare il
prossimo.
Quindi
chi stravolge il senso della parola di Dio sta facendo un opera
cattiva contro la volontà di Dio, ma in modo scientifico, ma per
raggiungere un altro obiettivo verso gli uomini, cioè danneggiando
Dio, danneggiano l'uomo.
Chi
confonde la parola di Cristo con un altra parola, che a Cristo non
appartiene, fa un gioco sagace, per distruggere sempre la comunità
di Cristo. .
Ci
sono mille modi per ottenere un male, e per produrre qualcosa che
non rientra in una logica di perfezione, verità e giustizia.
Nel
senso morale, malvagio, perverso, disposto al male, persona
di animo cattivo,
feroce,
disonesto, aggressivo,
riprovevole, degno di biasimo o di condanna morale, anche
nei pensieri ,
propositi insani, avere
intenzioni malevole,
essere disposto al male, essere
indotto all'inganno, ingannevole , agire con inganno.
L'ipocrisia, la stoltezza,
l'ignoranza, la superstizione, essere viziosi,
l'istinto
è quasi sempre di ordine negativo, inclinazioni, immoralità,
oppure indifferenza,
il menefreghismo, l'essere
capriccioso, irrequieto, sustoso,
scontroso, intrattabile,
irritabile,
facile alla collera all'ira,
e ai cambiamenti di umore, maldisposto
nei rapporti con altre persone, quindi anche scortese, duro, essere
cattivo di
cuore, avere
il cuore duro, non sentire pietà o carità, essere
grezzi; la
lingua pungente, persona
maldicente, pettegola, offensiva, violento,
ostile,
astioso. Etc
ve ne sono molte altre.
Quindi
come ci sono tutte le possibilità per fare il bene così esistono
tutte le possibilità per fare il male, nella stessa misura, sta solo
a noi decidere dove porci.
Il caso dei bambini:
Alle
volte i bambini fanno il male, in quel caso se il bambino non ha in
se il senso del bene e del male, esso non fa ne l'uno ne l'altro
perché per aver il senso del bene o del male bisogna aver
conoscenza. Quando un bambino acquisterà la coscienza di cosa sia
bene o male, allora potremo dire che esso sa distinguere l'uno
dall'altro e sa se vuole fare il bene o il male, però dato che il
bambino è un essere principalmente dotato di grande ingenuità esso
opera nel male come se fosse un parziale bene senza rendersi
pienamente conto che in realtà sta facendo un male anche grave.
Per
cui il genitore diviene responsabile delle azioni del bambino, questa
è una giusta giustizia, secondo una giusta, vera e perfetta logica.
In
definitiva abbiamo che la parola di Dio è logica!
Perché
essa si regge sui principi fondamentali di Dio stesso Verità,
Giustizia, Perfezione.
Da
queste tre parole si ricavano tutte le altre.
Dalla
verità esce: l'amore, la pace, la gioia, l'allegria, la
tranquillità, etc....
Dalla
giustizia esce: la legge, la ragione=la logica, l'autorità, il
comando, l'ordine, anche di sistema, il dominio, il regno,etc.
La
perfezione sublima le altre, cioè le eleva e le rende pure,
splendenti, cangianti, evolute, al massimo grado, perfette. E la
perfezione è tipica solo di Dio è una sua caratteristica e
prerogativa, nessun essere può dirsi perfetto se non Dio stesso, la
perfezione esiste e sussiste solo in Dio.
Quindi
per quanto noi esseri umani, tendiamo alla perfezione, non saremo mai e
poi mai perfetti, il nostro stesso organismo per quanto sia perfetto,
ha in se delle imperfezioni, l'uomo non essendo perfetto nella sua
struttura è mortale, altrimenti per essere immortali saremo perfetti
anche nel fisico, tendiamo a rincorrere una perfezione nelle nostre
azioni, nelle opere e nelle parole, ma nessuno è perfetto neppure in
quelle, se non che Dio dia all'uomo la sua parole perfetta.
Ma
allora non è più opera dell'uomo ma di Dio. Quindi la perfezione è
solo ed esclusivamente di appannaggio divino.
Ciò
che fa la differenza tra bene e male sta nella perfezione, cioè
nella sublimazione del bene, che supera di gran lunga il male, il
male non può contenere in se perfezione, perché il male non ha in
se un concetto di perfezione, non si può sublimare il male, non
esiste un male superiore a se stesso, il male è fine a stesso e
finito, com'è. Mentre il bene non ha alcun punto d'arresto se non la
stessa identità di Dio. Cioè il limite del bene è Dio stesso.
Quindi nessun uomo può raggiungere il massimo limite nel bene,
perché in noi non esiste la perfezione di Dio, se esistesse saremo
quasi dei o dei.
Mentre
possiamo fare tutto il male possibile, perché esso ha un limite
oltre il quale non si va.
Ed
il limite è la totale negazione delle perfezione.
Non
si può dire che il male è perfetto, perché non esiste perfezione
nel male.
Dato
che la perfezione esiste solo in Dio ed è Dio.
L'essere
più imperfetto è satana, perché ha rinunciato alla perfezione.
Prima
di essere quello che ora è era prefetto.
Non
esiste la perfezione nel male e non si può fare un male perfetto, in
senso spirituale del termine, mentre in senso umano del termine per
capirsi, il male perfetto è espresso da satana stesso, che ha in se
stesso il limite della sua perfezione, nella sua imperfezione.
L'imperfezione
significa rinunciare ad una parte di perfezione, per cui rimane in
incompiuto.!
Satana
rinunciando a Dio, ha perso la perfezione, diventando imperfetto.
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